Allora, voglio raccontarvi questa.
Ieri, ho deciso di fuggire dalla mia monotonia pisana; ho chiuso i libri, riposto la penna e l’evidenziatore, mi sono cambiata (con quel poco di più carino che il mio guardaroba da universitaria offre) e sono uscita con Anna, l’altra coinquilina.
Destinazione? Non essendo molto informate sulla Pisa by night, dando un’occhiata sul Web avevamo fatto caso a questa festicciola “Black Friday” a La Centrale, qui dalle nostre parti.
Biciclette (catorci?) e siamo partite.
Qui, viene il bello.
Decise a esagerare, dopo queste giornate piene di libri, proteste e occupazioni abbiamo deciso di darci all’alcool. Il famoso Ciupito o Rum-e-Pera o chiamatelo come volete ha accompagnato la nostra serata a La Centrale! Decisamente un’ottima compagnia, altro che gli uomini! Bleah, lasciamoli fare quelli, meglio non mettere voce in capitolo!
Qui, viene la mia riflessione.
Cazzo, la gente è ubriaca (e ieri ce n’erano molti, credetemi, COMPRESA LA SOTTOSCRITTA) ma se c’è da scambiarsi dentro il locale affollato, ecco che perfettamente (e puntualmente?) viene fuori il conformismo della nostra società.
Com’è possibile che decine, centinaia di ragazzi e ragazze UBRIACHI si scambiano dentro il locale tenendo rispettivamente la propria destra?
L’alcool non dovrebbe toglierci inibizioni, pensieri, paure e sopratutte regole?
Ok, no.
La società in cui viviamo, in cui ci hanno abituato a vivere è più forte anche dell’alcool. Cazzo, un’altra volta.
Qui, nasce la mia decisione.
Non bevo più, niente più alcool. Le regole rimangono comunque.
Inutile esagerare, trasgredire, fuggire dalla realtà.
Mi ributto sui libri; le proteste e le occupazioni le lascio agli altri, nemmeno l’alcool è capace di permetterci di fuggire (momentaneamente) da questa società.
Il mio fisico così sta meglio, spendo meno denari e smetto di illudermi.
E oggi non piove nemmeno a Pisa, cazzo (ancora una volta) come sono pessimista!
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