martedì 30 novembre 2010

LO SAPEVI CHE… SCISSOR SISTERS È UN MODO ALTERNATIVO DI DIRE “LESBICHE”?

La mia musica non piace a nessuno.

Quando pubblico una canzone su Facebook gli unici “mi piace” arrivano da membri dell’associazione per miopi “Vediamoci Chiaro”, che puntualmente credono sia possibile mettere “non mi piace” ad un post.

Naturalmente ora che sono a Pisa la situazione non è cambiata, anche se ieri ho incrociato un ragazzo con la maglia dei Kasabian. Sarà stato autistico.

Oggi, grazie alla selezione musicale di Oriana, abbiamo pranzato al ritmo di “Night Work”, l’ultima fatica degli Scissor Sisters, noti fautori della rivista ESPLORA MILANO.

«Lo sapevi che SCISSOR SISTERS è un modo carino per indicare una coppia omosessuale al femminile?»
«Eh»
«Praticamente immaginati due forbici che… Ganzo no?»
«Due forbici?!!»

Questa è stata la mia conversazione più lunga con Oriana. Non ho ben capito se volesse fare la simpatica o evitare argomenti come l’omosessualità (senza escludere la possibilità che non abbia capito un cazzo). Forse è etero-confusa.

Se avesse paura a dichiararsi la capisco. Per gli antichi greci sodomizzare un prestante schiavo era potere. Oggi ci sono più parole per indicare un gay che una “fica”, come mai tutto questo interessamento? Dov’è il problema? Perché è sbagliato?

Se non nascessimo in una civiltà che vede l’omosessualità come una cosa sbagliata, ci sarebbe tutta questa disparità numerica tra etero e non?

Disarmato dalla pochezza della conversazione ho dedicato minima parte del pomeriggio alla TV.

“My name is Earl”

«Lo sapevi che Jason Lee, il protagonista, era uno skater professionista di successo? Ce lo vedi?! Ah ah ah»

Inutile sottolineare che nessuna risata, oltre alla mia, investì l’aria di quella specie di salotto, ma almeno Anna, la rivoluzionaria, sorrise.

Dai cazzo.



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