Finita la fase panettoni-regali-auguri, mi ritrovo in quei giorni dove senti il dovere di studiare ma ti attacchi al diritto della vacanza, aspettando la fase mutande rosse-alcol-vomito.
E poi perché studiare? Il DDL Gelmini è stato approvato e nessuno mi garantisce che ci sarà un secondo semestre.
E poi non si deve necessariamente studiare per essere dei geni.
Intelligente: provvisto della facoltà di capire, ragionare e decidere. Studiare è un'altra cosa.
Proprio ieri discutevo con Nanni, in chat, su Steve Jobs. Un'altra passione in comune.
«Lo sapevi che Steve Jobs non ha finito l'Università? Anzi, praticamente non l'ha mai iniziata»
Cazzo. Lui ha le palle. Ma non solo perché è considerato uno dei 25 uomini più potenti del mondo (staccando di 6 posizioni Bill Gates), ma perché ha sempre le idee giuste e le sa valorizzare.
Vive di RIVOLUZIONE.
Lo sapevi che Jobs ha convinto il Presidente della Pepsi John Sculley a diventare CEO della Apple con la frase: "Vuoi vendere per il resto della tua vita acqua zuccherata o vuoi cambiare il mondo?
Ha avuto un tumore al pancreas; ha fondato la Apple e poi lo hanno licenziato; ha fondato la Pixar e ha fatto il primo film d'animazione con grafica computerizzata: Toy Story; ha fondato la NeXt che a sua volta è stata comprata dalla Apple; è stato adottato; ha inventato l'iPod, l'iPhone, iTunes... CAZZO!
Lo sapevi che lo stipendio di Steve Jobs è simbolicamente di 1$ l'anno?
Altra prova che è un genio, perché nelle sue casse entrano più di 600 milioni di dollari all'anno tra stock-options e bonus. Avrà sicuramente trovato un modo anche per non pagare le tasse.
Non è un mito ma la mia stima ce l'ha.
Dicono che non abbia una grande igiene personale; si dice che abbia abbandonato una figlia nata fuori dal matrimonio e per rimorso abbia chiamato Lisa il primo PC Apple; pare che costringesse i dipendenti a turni estenuanti e che a volte li picchiasse; insinuano abusasse di LSD.
A chi credere?
Preferisco riguardare il video del discorso che fece alla Stanford University.
Fatelo anche voi, ne vale la pena.
I STEVE JOBS
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